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«Sorge in mezzo una gran rocca, primo edificio della Città, si per antichità, come per l’architettura; poiche si riguardevole, ed inespugnabil di natura, ed arte appare per le fortificazioni, cortine, e belluardi. Fu sopra un Monte a guisa di piramide edificata, che alla Salita, non si facile si dà l’ardito. A torno del sudetto Castello fabricorono otto Parochie; o Casali; alla falda del quale è il GIRONE…». Così nel ‘600 Niccolò de Nigris descriveva il castello. Secondo alcuni autori il maniero sarebbe stato edificato dal longobardo Gisulfo II nel sec. XI, per fronteggiare le scorribande dei normanni Guglielmo ed Umfredo d’Altavilla che avevano occupato alcuni castelli nei dintorni di Eboli. Attorno al castello Gerione, sorse il sottostante centro abitato denominato castellum o castrum per tutto il sec. XI, mentre il restante territorio fu denominato con le espressioni territorium e pertinentiis castelli Campanie, Campanie o finibus Campanie. L’impianto planimetrico del castello è a forma di fuso e segue l’andamento orografico della collina del Girolo, dalla sommità della quale si ergono i ruderi dell’antico maniero. Si conservano tuttavia i resti della torre principale a pianta quadrata, in prossimità dell’accesso interno con ponte levatoio, alcune volte a crociera ed altre a botte, alcune cisterne, resti del palazzo signorile e resti delle mura esterne con una torre intermedia.
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