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   Uomini illustri. 2004

La storia della città di Campagna è stata, nel corso dei secoli, contrassegnata da uomini illustri che si sono messi in evidenza nei più disparati campi dello scibile umano, purtroppo sconosciuti ai più. Questo articolo, anche se in modo sintetico, vuole rendere omaggio a tali personaggi, per la maggior parte campagnesi:

Lo scrittore ed erudito Giulio Cesare Capaccio, vissuto nel XVI secolo, autore tra l'altro del Forastiero e del trattato Delle Imprese, conosciuto in tutto il regno di Napoli; il conte palatino Melchiorre Guerriero, custode della cancelleria apostolica in Vaticano, a cui Campagna deve il titolo di città (1518), sepolto nella chiesa di Trinità dei Monti a Roma; l'erudito Marco Fileta Filiuli (XVI secolo); lo scrittore Nicolò De Nigris, cui si deve, alla fine del ‘600, una romantica e… compendiosa historia di Campagna ; il generale borbonico Vito Nicola Nunziante, campagnese, che contribuì nientemeno che alla cattura del re di Napoli, Gioacchino Murat, in Calabria. Citerei ancora Arnaldo Cantalupo, Giovan Battista Tercasio e, naturalmente, S. Antonino abate Cacciottolo, nostro patrono.

Vi sono anche coloro che, pur non essendo nati a Campagna, hanno dato un importante contributo alla storia della città: il vescovo Juan Caramuel y Lobkowitz e, più recentemente, mons. Giuseppe Maria Palatucci, zio del più noto Giovanni, l'ultimo questore di Fiume per il quale è in corso il procedimento di canonizzazione (vedi articolo in proposito); il filosofo nolano Giordano Bruno (1548-1600), monaco domenicano che ha celebrato la sua prima messa nella chiesa di S. Bartolomeo, arso sul rogo per eresia in Campo dei Fiori a Roma (dove oggi è possibile ammirare una statua raffigurante il monaco nolano); ed infine S. Bernardino da Siena. I nomi sopra citati potrebbero essere inseriti nella toponomastica cittadina, magari sostituendo qualcuno degli inflazionati nomi di personaggi di cui sono piene le città italiane. Riscopriremmo così i nomi più vicini alla nostra cultura, alle nostre radici, alla nostra identità.

Campagna, 18/12/2003

arch. Lucio Ganelli