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   Mons. Carmine Cesarano

Articolo - Mons. Carmine Cesarano

Il vescovo che più ha amato Campagna

Il ricordo di Mons. Carmine Cesarano, il primo vescovo di quella che fu la diocesi autonoma di Campagna, è ancora vivo tra i Campagnesi, a 60 anni dalla morte.

Nel 1994 ricorre il 125° anniversario della nascita di Mons. Carmine Cesarano. Sacerdote, Padre Redentorista, l'illustre Presule era nato a Pagani il 24 ottobre 1869 e morì ad Aversa il 22 Novembre 1935. L'8 aprile 1915 fu nominato Vescovo di Ozieri in provincia di Sassari. Il 30 settembre 1918 fu trasferito all'Archidiocesi di Conza e Campagna e il 30 settembre 1921 ottenne da Benedetto XV, per primo nella storia, ciò che era follia sperar, la creazione della Diocesi autonoma ed immediatamente soggetta alla S. Sede: Campagna, con 4 paesi dell’antica Satriano e 13 nuovi distacchi da Conza, una diocesetta, insomma, di 18 comuni con 28 parrocchie.

Oltre alla fondazione autonoma della Diocesi di Campagna, Mons. Cesarano compì opere immense: la ricostruzione del Seminario, che riaprì dopo 10 anni, ampliò ed affollò, raggiungendo il massimo, nella storia, di 80 alunni, nel 1927, quando ne celebrò il solenne centenario; per il Seminario lavorò instancabilmente ed affrontò nel 1926 anche un viaggio in America; la restaurazione del Convento e del Santuario con la celebrazione del 50° dell'incoronazione di Maria SS. D’Avigliano nel 1931; l’elevazione della Cattedrale a Basilica, del 19 luglio 1925; la costruzione del trono di marmo in Cattedrale e la donazione a tutte le Chiese di arredi e paramenti sacri.

A ricordarci il tutto Mons. Alberto Gibboni: «Mons. Carmine Cesarano realizzo lavori religiosi e sociali in ogni angolo dei 18 paesi della giovane Diocesi, elevò le chiese di Serradarce e di Santa Maria La Nova in Parrocchie e partecipò ai Congressi Eucaristici internazionali di Vienna, Chicago, Amsterdam, Cartagine e Dublino. Irradiò fulgori di luce, per cui la Sua figura grandeggia e si sublima ancora nelle Sue opere». Il suo governo di 13 anni è stato, quindi, fecondo di opere, di bene, di grandezza per Campagna. Mons. Cesarano è stato il Vescovo che più ha amato Campagna. Egli è passato suscitando, nella Città e nella Diocesi, un’ammirazione vera ed una simpatia spontanea di riconoscenza e benedizione.

Campagna, a prova di gratitudine per il suo operato, lo nominò grande cittadino onorario e dedicò al suo nome la strada che va alla Cattedrale, perché rimanga eterno il ricordo, come perpetuo rimarrà questo monumento (alto dal fiume Tenza metri 34,40, lungo metri 58,20 e largo metri 29,10) con il suo Campanile «mons inter montes» centro di vita e di storia, che con i rintocchi dei bronzi, da qualche settimana ripristinati dopo il silenzio di 14 anni dal terremoto, canterà sempre, nelle albe e nei tramonti, le lodi a Cristo e Maria, a nome del popoli campagnese, che crede e lavora ricordando dall’alto l’opera passata di fede. 

Carmine Granito