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   Maresciallo Tommasiello Giuseppe

A 40 anni dalla fondazione di fatto dell’A.F.C.A.D., in memoria del “mitico”
maresciallo Giuseppe Tommasiello

Carmine Granito

Maresciallo Tommasiello GiuseppeTommasiello Giuseppe nacque a campagna (SA) il 31 maggio del 1951 da Tommasiello Antonio e Taddeo Orsola. Ultimo di 5 figli, nel 1967 all’età di 16 anni decise di servire il suo paese arruolandosi nell’aeronautica militare, partì da semplice soldato fino ad arrivare al congedo con la carica di luogotenente. La vita militare lo portò a girare gran parte del nord Italia fino al 22° gruppo radio di Licola - NA. Nel 1978 durante un periodo di licenza conobbe Anna Marzullo e nel 1980 la sposò. Il 7 gennaio del 1982 nacque Marcello. A 3 mesi dalla sua nascita gli fu diagnosticato un ritardo psico motorio con sordità bilaterale, epilessia e proforma di autismo causati da un trauma da parto. La sua vita e quella della sua famiglia vennero completamente stravolte, a sua volta lui stravolse in maniera positiva un’intera comunità perché’ all’ epoca dei fatti la disabilità si viveva con timore e vergogna.
Posso vantarmi di una leale e sincera amicizia, quasi cinquantennale, con profonda conoscenza del mitico maresciallo Tommasiello. I nostri rapporti si sono intensificati nei primi anni 80, quando io, a seguito del terremoto, andai a vivere al Quadrivio di Campagna. Da subito costituimmo l’A.F.C.A.D., l’associazione famiglie campagnesi assistenza disabili e lui ha ricoperto la carica sociale di presidente per circa 40 anni.
Negli scopi del regolamento, statuto e atto costitutivo, l’associazione, per la realizzazione dei suoi fini e per lo sviluppo civile, economico e sociale dei disabili e delle loro famiglie, promuove intese con tutte le formazioni sociali, politiche, amministrative e sindacali operanti sul territorio nazionale, tutela gli interessi morali, materiali e sociali della categoria, nei confronti di tutti gli enti, istituti ed uffici pubblici. Svolse attività di studio, indagine, formazione e sviluppo sui problemi che riguardano i disabili. Può aderire a federazioni fra associazioni provinciali, regionali e nazionali, facendosi promotrice di un ente di patronato. Svolgerà servizio di segretariato sociale e tutta la sua consulenza per il disbrigo di pratiche nei confronti dei disabili e delle loro famiglie in gratuità … e scusate se e poco, visto che questi principi sono stati concepiti alcuni decenni fa. Organizzammo, sempre, nei primi anni 80 al Quadrivio, la giornata del disabile, con tornei, mostre, convegni, dibattiti, congressi, concerti musicali, ne e ancora testimonianza un bel murales, ultimamente ristrutturato, opera del compianto pittore e valido artista campagnese, Nino Aiello. Murales opera di Nino Aiello al Quadrivio di Campagna Poi gite allo zoo di Napoli, all’Edenlandia, con fine ultimo, sempre l’integrazione sociale, la vendita delle stelle di natale contro le leucemie, il trasporto gratuito per i disabili, sul pulmino. Da annoverare la gestione dell’ex centro spastici di Puglietta e la formazione dell’attuale centro sociale per disabili di santa Maria la nova, ricco di tante attività svolte e proficui laboratori. Solo nel 1994 l’A.F.C.A.D. modifica la denominazione sociale, diventa così associazione famiglie e cittadini assistenza disabili, il segno del sodalizio sta allargando i suoi orizzonti durante la sua presidenza è apparso su giornali e televisioni, con interviste e la realizzazione di un bel documentario sull’abbattimento delle barriere architettoniche, piazze, chiese, uffici e, soprattutto, scuole. Posso testimoniare, senza tema di smentita, che la prima volta che ho sentito la parola disabile, questo termine è uscito dalla sua bocca. Una vita spesa per l’associazionismo, il volontariato e la solidarietà. La sua parola d’ordine, gratuità…. Alto senso del dovere, nella vita militare, buon padre di famiglia, viste le amorevoli attenzioni verso i figli Marcello e Serenella. Marito esemplare, fino alla morte con la moglie Anna Marzullo. Uomo giusto con la prerogativa dell’integrazione sociale. I disabili con, ahimè, i normo dotati. Il suo ricordo per conservare il passato e proiettarlo nel futuro alle giovani generazioni. Questo scritto ne eterni la memoria. Mai come ora e più di prima. Uniti, insieme verso il futuro. Tanto gli dovevo.

Ciao Pino